26/04/11

Un bando "ricco" per i caseifici salernitani

Mi sono recentemente imbattuto in un bando (Decreto Dirigenziale n. 132 del 07/02/2011) per l'erogazione di contributi alle aziende casearie della provincia di Salerno, la cui finalità dichiarata è quella di "favorire l’adeguamento delle volumetrie esistenti presso le aziende agricole alla normativa vigente al fine di consentire alle aziende l’acquisizione delle autorizzazioni prescritte ed il miglioramento dei processi tecnologici per la fabbricazione dei prodotti caseari, consentire ai produttori la vendita diretta presso le strutture annesse aziendali, un più agevole accesso ai mercati, mostre e fiere, anche di carattere nazionale."
Fatto salvo che qualsiasi iniziativa volta ad incentivare gli investimenti per il miglioramento dei processi (e quindi della competitività) delle PMI della nostra regione sia la benvenuta, mi soffermavo a considerare l'estensione e la profondità di tale intervento nel tessuto produttivo locale dell'intera area coinvolta.
Per gli interventi previsti a bando la Regione stanzia la somma complessiva di euro 25.000,00, con un contributo previsto del 20% sulle spese sostenute fino ad un massimo, per azienda, di ben 5.000,00 euro.
L'intervento, pertanto, potrebbe finanziare nientepopodimeno che 5 aziende, laddove si trattasse di progetti estremamente costosi (25.000,00 euro) che sicuramente sconvolgeranno l'attuale sistema produttivo locale per portarlo all'apice dello "stato dell'arte" con l'impiego delle più moderne tecnologie.
Sarebbe davvero interessante sapere quanto è venuto a costare l'ideazione, progettazione, stesura, pubblicazione del bando e tutte le attività connesse con l'istruttoria, l'erogazione ed il controllo insite nella gestione di un intervento agevolativo siffatto.
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